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Le grandi multinazionali sono sempre più attente alle tendenze valoriali, che le tengono al passo con i pubblici di riferimento e garantiscono loro il feeling con i propri clienti. Così non stupisce trovare la Nestlè tra i maggiori produttori di cibo vegano e vegetariano, e la Disney “inclusiva” nei confronti delle sensibilità di genere sessuale. Loretta Napoleoni sul Venerdì segnala la possibile rottura del binomio storico tra lo Stato della Florida, con il conservatorismo del Governatore Ron De Santis lanciato verso la nomination repubblicana alla Presidenza degli USA, proprio sui temi della libertà sessuale, e la Disney che rinuncia ai nuovi investimenti nello Stato. “Questa decisione rappresenta un duro colpo per l’industria turistica della Florida, che dipende in gran parte dai visitatori dei parchi Disney”.