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Secondo una indagine FIAB svolta su un campione di 2500 di cicloturisti, emerge che il fenomeno genera 33 milioni di presenze e un impatto economico diretto di 4,5 miliardi di euro. Le mete preferite si trovano in Italia, prevalentemente al nord (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, ma anche Toscana), con il 23% degli amanti della bicicletta che sceglie l’estero. I cicloturisti abituali pedalano anche in autunno e inverno, rispettivamente 51% e 19%: circa l’80% di loro preferisce luoghi extra-urbani (collina, campagna, lungo i fiumi), ma un buon 68% ricerca il piacere della vacanza su due ruote anche nelle città. Estrema importanza è attribuita alla qualità dei percorsi ciclabili (95%) e alla presenza di servizi tecnici lungo i percorsi (78%), elemento che fa la differenza al momento della scelta dell’itinerario. Per dormire gli occasionali risultano decisamente più esigenti degli abituali: prevale sempre il B&B (per circa il 70% dei cicloturisti) e la presenza di ricoveri notturni sicuri per la bicicletta (più del 90%), ma per gli occasionali occorre disporre di pasti energetici e adatti a una vacanza attiva (77%),  poter lavare l’abbigliamento (59%), avere a disposizione mappe (68%), noleggiare le biciclette (41%) e poter fare escursioni guidate (43%). Oltre il 70% dei cicloturisti raggiunge la destinazione del viaggio in treno e più dell’80% ritiene fondamentale poter caricare le bici su treni e bus anche negli spostamenti durante la vacanza. Insomma vince la multi-modalità.