Secondo Key4biz -Osservatorio Talents Venture,la domanda di professionisti ICT esercitata dalle imprese tramite annunci Web in Europa ha registrato una crescita notevole, passando dai 453mila a gennaio 2019 fino al picco di oltre 1,3 milioni registrato a febbraio 2023. Anche in Italia gli annunci di lavoro pubblicati hanno registrato una crescita importante, passando nello stesso periodo da circa 25mila a 54mila unità. Di fronte a una domanda di competenze così incalzante, è insoddisfacente la risposta del sistema formativo. Nelle Università italiane, infatti, i corsi di laurea in materie ICT sono in crescita da anni, ma rappresentano appena il 7% dell’offerta formativa complessiva. Questi pochi corsi di laurea riescono, secondo le stime presenti nel rapporto, ad immettere ogni anno nel mercato del lavoro poco più di 9.000 laureati (meno del 5% dei quasi 190mila complessivamente immessi nel mercato dal sistema universitario). A un dato così insoddisfacente, si aggiunge che questi percorsi di laurea presentano drammatici squilibri di genere: tra i laureati in materie ICT pronti a entrare nel mercato del lavoro, infatti, le donne rappresentano solo il 23% del totale. Il confronto tra i dati degli annunci di lavoro pubblicati online in Italia per profili ICT (circa 219mila unità nel 2022) e il numero di professionisti formati dai diversi bacini e pronti a entrare nel mercato del lavoro (44mila unità, tra laureati in corsi strettamente ICT, diplomandi delle scuole superiori e diplomati ITS) nel 2021, consente di stimare che nel 2022 l’Italia ha registrato una carenza di circa 175mila professionisti specializzati in materie ICT. Per non parlare dell’intelligenza artificiale, che corre ancora di più.

Legenda: crescita del numero di annunci che richiedono competenze di Intelligenza Artificiale generativa per USA, Unione Europea e Italia (da settembre 2022 a agosto 2023; settembre 2022 = 100)